Trasporto pubblico locale

Natura, ruolo e organizzazione del TPL nel bacino di mobilità di Brescia
 
La programmazione e l’organizzazione dei servizi di trasporto pubblico a scala locale e subregionale (in breve TPL) sono disciplinate dalla legge della Regione Lombardia n. 6 del 2012 “Disciplina dei trasporti”. 
Per quanto riguarda la parte di servizi locali “non ferroviari” (quelli “ferroviari” di valenza regionale sono riservati alla competenza della Regione stessa) tale legge ha fissato un innovativo percorso amministrativo e tecnico, con l’obbiettivo di ottenere un assetto più efficace dei servizi di TPL offerti e che, al contempo, ne consenta una erogazione più efficente sotto il profilo economico-finanziario.

A tale scopo, tenuto conto della specificità della natura dei servizi di TPL, i quali superano i confini amministrativi dei diversi enti locali e si qualificano come tipici “servizi a rete”, è stato previsto che le funzioni di programmazione e di organizzazione del TPL (in precedenza suddivise per ciascun ambito amministrativo tra Comuni capoluogo, Amministrazioni Provinciali e altri Comuni di maggiori dimensioni) vengano esercitate in forma unitaria dalle Agenzie del TPL, nuovi organismi a cui la legge regionale 6/2012 (art. 7) attribuisce potestà e competenze quali Enti di governo della mobilità per i diversi ambiti territoriali (bacini del TPL) in cui ha suddiviso il territorio regionale (in base alla Legge148/2011). 


L’Agenzia del TPL di Brescia

L’Agenzia del TPL del bacino di Brescia è diventata operativa nel febbraio 2015 ed è stata la prima tra le diverse analoghe agenzie lombarde. È l’ente pubblico a cui occorre fare riferimento per tutte le problematiche del trasporto pubblico locale.  Attraverso l’Agenzia, a partire dal 1° luglio 2016, la Provincia di Brescia esercita le sue competenze in materia (congiuntamente al Comune di Brescia), dopo averle trasferito la titolarità dei contratti di servizio delle Aziende a cui ha affidato lo svolgimento dei servizi di TPL di carattere extraurbano. 

La Provincia di Brescia è socia dell’Agenzia del TPL di Brescia con una quota del 45%. Anche il Comune di Brescia partecipa all’Agenzia con una analoga quota del 45%, mentre la Regione Lombardia è il terzo Socio Partecipante con una quota del 10%. 

Per chi volesse approfondire le conoscenze riguardo alle competenze, alle funzioni e all’assetto istituzionale dell’Agenzia del TPL di Brescia si suggerisce di consultare il sito: www.agenziatplbrescia.eu

La sede dell’Agenzia del TPL è in via Marconi, 12 a Brescia ed è facilmente raggiungibile con i mezzi pubblici (la stazione MARCONI della metropolitana di Brescia e la fermata della linea 7 sono a poche decine di metri). 
I suoi uffici sono operativi tutti i giorni feriali dalle 8.00 alle 12.30 e dalle 13.30 alle 17.00 e contattabili tramite mail: info@agenziatplbrescia.it e al recapito telefonico 030.7282670


L’assetto dei servizi di TPL nel bacino di Brescia e la loro programmazione
 
L’attuale assetto dei servizi di trasporto pubblico locale (TPL) sul territorio provinciale deriva da una storia secolare che si è evoluta nel corso del ‘900 attraversando fasi di grande espansione sul territorio, a cui è seguita una riconfigurazione nella loro collocazione geografica, in larga misura dettata dalla forte concorrenza esercitata dalla progressiva diffusione della mobilità automobilistica e orientata dalle “nuove esigenze” di mobilità emerse nell’ultimo ventennio, in particolare connesse alla diffusione della scolarizzazione superiore e all’incremento delle presenze turistiche sul territorio bresciano.

In proposito, si ricorda che solo nell’ultimo decennio la quantità degli studenti frequentanti gli Istituti scolastici superiori di II Grado (e le connesse esigenze di mobilità) ha avuto un aumento del 12% e che circa un terzo di tutta l’offerta di trasporto su autobus a carattere extraurbano è “dedicata” a rispondere nel miglior modo possibile a quelle specifiche esigenze. 
Si tratta di una produzione circa 6,6 milioni di bus-km all’anno (pari a circa 30.000 di bus-km ogni giorno di scuola!) su un totale di circa 19,1 milioni di bus-km sviluppati ogni anno a carattere interurbano ed extraurbano

A partire dall’anno 2004, a seguito delle gare attivate all’epoca dalla Provincia di Brescia per individuare le Aziende affidatarie dei servizi di TPL sul suo territorio (esclusa l’area urbana del Comune di Brescia), i servizi extraurbani di TPL sono organizzati in tre distinti sub-ambiti, corrispondenti grosso modo, nell’ordine, all’ampia fascia di pianura a sud dell’asse autostradale della A4 (Lotto 1), all’area Pedemontana e Gardesana (Lotto 2), alla Valle Camonica (Lotto 3) e sono svolti da distinti Operatori, a loro volta organizzati in Consorzi (Consorzio Trasporti Brescia Nord, Consorzio Trasporti Brescia Sud) o suddivisi in una molteplicità di singole Aziende.   

Ad essi si aggiungono quattro realtà urbane circoscritte e specifiche, all’interno delle quali i servizi di TPL sono tuttora organizzati dalle rispettive Amministrazioni Comunali (Desenzano, Gardone Val Trompia, Monte Isola e Toscolano Maderno), in attesa di confluire nell’ambito della programmazione generale, come previsto dal nuovo Programma di bacino del TPL. La quantità di percorrenze annue sviluppate in questi centri è pari a circa 0,5 milioni di bus-km.

Le principali informazioni di carattere operativo ed economico riguardanti l’organizzazione dei servizi di TPL nel bacino di Brescia sono raccolti ogni anno in apposite schede per ciascuno degli Operatori aziendali presenti nel bacino e sono consultabili nella Sezione ATTI e DOCUMENTI → MONITORAGGI, accedendo al sito dell’Agenzia del TPL di Brescia.


Il contributo finanziario della Provincia di Brescia ai servizi di TPL 

L’estensione, la capillarità e la diffusione dei servizi di TPL sul territorio provinciale (tutti i Comuni, nessuno escluso, sono raggiungibili con autobus) oltre all’impegno organizzativo (circa 1.800 corse nel giorno feriale, operate con una flotta autobus consistente in circa 670 mezzi) comportano rilevantissimi costi di produzione e, necessariamente, richiedono un costante e importante sostegno finanziario da parte degli enti pubblici, nel loro complesso. 

Limitandoci ai soli servizi di carattere extraurbano (quindi escludendo la parte di servizi erogati nell’Area Urbana di Brescia) il loro costo complessivo annuale si aggira intorno ai 63 milioni di euro

A fronte di tale valore, gli introiti dalla vendita dei titoli di viaggio o derivanti dalle compensazioni economiche per le agevolazioni concesse a particolari categorie di utenti (Forze dell’Ordine, utenti disabili o disagiati) ammontano grosso modo a 23 milioni di euro ogni anno.
Poiché in base alla formula contrattuale che regge i “Contratti di servizio” (cosiddetto sistema “net cost”) i ricavi derivanti dalla vendita dei titoli di viaggio sono di pertinenza delle Aziende affidatarie/concessionarie che li svolgono, la differenza resta a carico dell’amministrazione pubblica che ne ha richiesto l’esecuzione

Vi sopperiscono in larga misura i trasferimenti che lo Stato – per tramite di apposito Fondo Nazionale Trasporti – destina a ciascuna Regione in base a prefissati “parametri storici” di ripartizione, a cui si aggiungono altri fondi propri di Regione Lombardia, che allo stato attuale assommano complessivamente a circa 36 milioni di euro all’anno

Il meccanismo descritto – pur in forma semplificata – mette in luce l’esigenza di colmare la quota di risorse mancante. Inoltre, esso risente di una costante erosione delle risorse monetarie “effettivamente disponibili” (considerato che i corrispettivi contrattuali sono soggetti a rivalutazioni collegate all’indice ISTAT e la parte dell’IVA non viene riconosciuta dai trasferimenti regionali).  

La Provincia di Brescia ha finora contribuito a mantenere il livello di servizio storicamente consolidato del TPL, e al fine di evitare le inevitabili riduzioni di produzione che altrimenti occorrerebbe effettuare di anno in anno, è intervenuta ogni anno finanziariamente con risorse proprie.

Inoltre, essa ha anche deciso di sostenere e sviluppare nuovi servizi di TPL, in particolare connessi ad intenti di promozione territoriale e per rispondere alle crescenti esigenze della mobilità turistica, individuando nel TPL lo strumento maggiormente idoneo nelle situazioni più esposte sotto il profilo della sostenibilità ambientale (come a Sirmione, a Monte Isola e sul lago d’Idro, oltre che in alcuni comparti montani).

In sintesi, l’apporto finanziario della Provincia di Brescia al funzionamento del TPL di bacino è significativo. Nell’ultimo quadriennio, pur risentendo della congiuntura finanziaria a cui è stata sottoposta, esso si è aggirato in media sui 3 milioni di euro all’anno, oscillando tra 4,5 milioni di euro e 2,6 milioni di euro in funzione anche delle risorse straordinarie messe a disposizione da Regione in alcune annualità. 


Il nuovo Programma di Bacino del TPL (PTB)

Nella prospettiva di bandire una procedura ad evidenza pubblica (gara) per l’individuazione degli Operatori a cui affidare i servizi di trasporto pubblico, la disciplina regionale vigente contempla che venga predisposto il cosiddetto Programma del TPL di bacino, cioè un documento di natura progettuale e programmatoria in cui venga individuata la rete dei collegamenti e si definiscano i livelli di servizio desiderati (in termini di frequenze, cadenzamenti, arco giornaliero di esercizio, ecc.) per l’insieme del territorio del bacino e in forma unitaria, cioè considerando in modo integrato i servizi urbani e quelli extraurbani, come un tutt’uno.

Ciò per superare le frammentazioni esistenti – specie in materia di regime tariffario applicato – ed ottenere una razionalizzazione nell’uso delle risorse economiche, oltre che per offrire agli utenti servizi più adeguati alle loro esigenze di mobilità e migliore accessibilità al territorio. In particolare, il nuovo assetto integrato dei servizi di bacino ha come punto di forza una strutturazione più marcata di quella odierna che fa perno su una rete di linee di primo livello (in pratica lungo le direttrici di collegamento più importanti, denominate R-Link), una serie di linee di adduzione di tipo secondario che convergono sulle linee principali nei nodi di interscambio e altre linee minori che ha l’obbiettivo di essere più riconoscibile e funzionale dell’assetto di rete odierno, grazie ad un’impostazione stabile degli orari e degli itinerari
 
Le indicazioni progettuali a cui si è fatto riferimento nella predisposizione del Programma di bacino sono contenute in specifiche Linee Guida emesse dalla Regione (deliberazione della Giunta n. 2486 del 10.10.2014).

La preparazione del PTB è stata curata dall’Agenzia del TPL di Brescia e le relative attività tecniche si sono svolte nel periodo 2016-2018, in costante interlocuzione con gli Uffici tecnici della Provincia e del Comune di Brescia, oltre che con le strutture regionali preposte.

Il contenuto, molto articolato, del PTB è stato anche oggetto di esame e confronto con i diversi portatori di interesse (Rappresentanze dei territori, Rappresentanze degli utenti, Mobility managers, Rappresentanze aziendali e sindacali, ecc.) nell’ambito della Conferenza Locale del Trasporto Pubblico (CLTP) che è l’organismo consultivo appositamente costituito allo scopo in base alla L.R. 6/2012 (art.7, comma 13, lettera m) e che ha svolto sei sedute nel corso dei lavori. 

Il Programma del TPL di bacino è stato approvato dall’Assemblea dei Soci dell’Agenzia del TPL in data 29.01.2019. 

La Relazione Generale del Programma del TPL di Bacino e gli altri elaborati accessori, così come i documenti riferiti alla sessioni di lavoro della CLTP, sono consultabili e contenuti nelle apposite sezioni del sito dell’Agenzia del TPL di Brescia, a cui si rimanda.


Iniziative condivise e accordi con entità locali e altri soggetti economici

La Provincia di Brescia sostiene i servizi di trasporto pubblico con proprie risorse finanziarie non solo per garantire continuità di erogazione nel tempo dei livelli di servizio altrimenti compromessi dalla progressiva riduzione di risorse disponibili ma anche per potenziarli e incrementarli sia nelle aree dove la presenza del TPL assicura una accessibilità altrimenti impossibile (aree svantaggiate e marginali) sia in località dove la presenza turistica genera una domanda consistente.

A tal fine, nel corso degli ultimi anni essa ha promosso, per il tramite dell’Agenzia del TPL di Brescia, diverse iniziative, attraverso accordi e protocolli di intesa con le comunità locali e/o la partecipazione di Operatori privati per l’attivazione di servizi di TPL mirati a soddisfare specifiche esigenze. In tal senso si ricordano, tra gli altri, i Protocolli di Intesa che regolano i servizi di navetta bus a Sirmione (periodo aprile-settembre), il servizio all’interno del comune di Monte Isola, i potenziamenti di linee minori montane (Borno-Paline, servizio invernale Collio-P.sso Maniva, ecc.) oltre che il servizio stagionale di navigazione sul lago d’Idro.

In questo quadro, e nella prospettiva di dare piena attuazione ai potenziamenti di servizio indicati nel Programma di Bacino del TPL, si colloca la diffusione di Accordi con le Comunità locali maggiormente interessate dal nuovo assetto di rete previsto (specie nella corona periferica del capoluogo) per ottenerne la compartecipazione finanziaria ai costi del “sistema TPL”. 

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